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sabato 31 ottobre 2020

Decifrare una Storia (I)

Riprendo questi post dopo tanto di quel tempo che è stata un sorpresa “scoprire” quanto la trama fosse ben stesa fin dai suoi primi abbozzi.
In particolare, già a marzo 2015 avevo descritto buona parte del materiale che mi ha portato alla realizzazione di Neapolis - I Signori dei Cavalli. Buona parte, ma non tutto.

giovedì 28 maggio 2015

Kerrino Vibellio, detto Taurea

Il post di oggi lo dedico a un personaggio del quale certamente la maggior parte di voi ha udito poco o niente, e che è stato una scoperta anche per me. Mi riferisco a quel Kerrino (con ortografia latina tramandatoci come Cerrino) Vibellio, detto Taurea, che ho già citato alcune volte e che, sono sicuro, è passato quasi del tutto inavvertito.
Che ne sappiate poco o niente, è cosa ovvia: la storia del Taurea, come quella di Hegeas, viene eclissata da nomi come Annibale, Quinto Fabio Massimo Verrucoso detto il Temporeggiatore, Marco Claudio Marcello e, su tutti, Publio Cornelio Scipione detto Africano. D'altro canto, la Seconda Guerra Punica cancellò di fatto molte nazioni (si pensi a Siracusa e a Capua), e con esse i nomi dei loro eroi: anche questo è uno dei significati del detto “la storia la scrivono i vincitori”.

giovedì 14 maggio 2015

Quel "Baal" nel nome di Annibale

Busto di Annibale conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Questo è un post telefonato.
Qualche tempo fa ho ricevuto un'e-mail da un amico di vecchia data (ciao, Fabio!), nella quale mi chiedeva se, nel nuovo romanzo, avevo indagato l'aspetto religioso in Annibale e nei cartaginesi, e tutto ciò che ne deriva.
Ovviamente, la risposta è sì: come potevo dare personalità ai miei personaggi senza cercare di immedesimarmi in essi e valutare ogni aspetto delle loro vite? Ma siccome il romanzo non è un trattato di religione comparata, l'aspetto religioso può entrarci solo se il personaggio lo vive.
Nondimeno, il discorso è interessante per molti motivi, dunque ecco un post dedicato al sentimento religioso dei cartaginesi (e a Fabio, il mio amico, naturalmente).

sabato 18 aprile 2015

Quanti I signori dei cavalli?

Il titolo che ho scelto per la mia seconda opera si presterà a un'infinità di interpretazioni.

Busto di Annibale conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

“Signori dei cavalli”, cavallerizzi dall'abilità prodigiosa, erano certamente i Numidi, che Annibale portò con sé dal nordafrica.
“Signori dei cavalli”, ma di altro tenore, erano Marco Minucio Rufo, magister equitum di Quinto Fabio Massimo Verrucoso, detto il Temporeggiatore, e Tiberio Sempronio Gracco; “signore dei cavalli” era quel Mancino, luogotenente di Minucio Rufo, che tentò di affrontare da solo i Numidi mentre devastavano la Campania nel 217 a.C. e rimase ucciso nel tentativo, e il tal Claudio Asello, il più abile cavaliere romano.

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