una truppa di cavalleria venne loro (ai cartaginesi) incontro, che fu attratta dai Numidi in ritirata nell'imboscata e circondata.
Storie di Neapolis
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sabato 28 novembre 2020
Decifrare una Storia (III)
Nell'ultimo post abbiamo visto come Annibale abbia suscitato la reazione neapolitana: diede le campagne intorno a Neapolis al saccheggio dei suoi uomini per provocare un'azione difensiva, che non si fece attendere:
Parole chiave:
Annibale,
cavalleria,
Hegeas,
I Signori dei Cavalli,
Luoghi,
Neapolis,
Numidi,
Senofonte,
Storia,
Trama
sabato 14 novembre 2020
Decifrare una Storia (II)
Nell'ultimo post ho spiegato qual era lo scenario che condusse al momento che culmina la narrazione di Neapolis - Il Signore dei Cavalli: Annibale giunge alle porte della polis dopo Cannae e desidera prendere la città.
Tenta l'impresa con un atto di forza, e nello scorso post ho chiarito i motivi che a mio avviso fanno presumere che l'attacco segua una qualche iniziativa diplomatica. Lo fa perché si rende subito conto (contrariamente a quanto fa Livio) che mandare la sua prodigiosa cavalleria a infrangersi contro mura e bastioni sarebbe una follia suicida. È utile dare un'occhiata a queste mura il cui solo
Tenta l'impresa con un atto di forza, e nello scorso post ho chiarito i motivi che a mio avviso fanno presumere che l'attacco segua una qualche iniziativa diplomatica. Lo fa perché si rende subito conto (contrariamente a quanto fa Livio) che mandare la sua prodigiosa cavalleria a infrangersi contro mura e bastioni sarebbe una follia suicida. È utile dare un'occhiata a queste mura il cui solo
aspetto […] distolse il Cartaginese dall'attacco della città: esse non offrivano alcun appiglio per un assalto.[Ab Urbe Condita, XXIII]
sabato 28 marzo 2015
Hegeas Hipparchos
Giunto reduce da Canne vittoriosamente, Annibale tenta di assalire una città della costa, Neapolis, tentando di far cadere in un'imboscata le difese della polis.
L'anno è il 216 a.C., 30'000 uomini al comando del Cartaginese hanno fatto a pezzi un esercito monstre di 80'000 tra romani e alleati in una sola giornata nonostante, è bene ricordarlo, ci siano voluti ben otto mesi al Punico per prendere Sagunto, con tutti i rinforzi e le macchine d'assedio delle quali disponeva in Spagna. Quest'osservazione serva a mettere nella giusta luce la differenza che c'era all'epoca tra una battaglia campale e un assedio.
Invece di restare al sicuro dietro le mura (a lasciar cader pietre sugli assedianti), il comandante di cavalleria di Neapolis, al quale saranno rimasti sì e no trecento uomini, visto che molti erano caduti nelle precedenti battaglie dei Romani contro lo stesso nemico noto per astuzia, tecnica e consistenza numerica, si getta all'inseguimento di un gruppo di Numidi che fanno finta di saccheggiare il contado neapolitano, inoltrandosi “incautamente” (è il commento di Tito Livio che abbiamo riportato nello scorso post) in una serie di strade molto profonde (che lui, da comandante di quella stessa città, ovviamente non conosce…) poste a Nord della polis.
Vistosi perduto, invece di tornare verso la polis, il drappello supera gli acquitrini a oriente della stessa per cercare salvezza sulle imbarcazioni dei pescatori che in quel momento erano nel mare…
L'anno è il 216 a.C., 30'000 uomini al comando del Cartaginese hanno fatto a pezzi un esercito monstre di 80'000 tra romani e alleati in una sola giornata nonostante, è bene ricordarlo, ci siano voluti ben otto mesi al Punico per prendere Sagunto, con tutti i rinforzi e le macchine d'assedio delle quali disponeva in Spagna. Quest'osservazione serva a mettere nella giusta luce la differenza che c'era all'epoca tra una battaglia campale e un assedio.
Invece di restare al sicuro dietro le mura (a lasciar cader pietre sugli assedianti), il comandante di cavalleria di Neapolis, al quale saranno rimasti sì e no trecento uomini, visto che molti erano caduti nelle precedenti battaglie dei Romani contro lo stesso nemico noto per astuzia, tecnica e consistenza numerica, si getta all'inseguimento di un gruppo di Numidi che fanno finta di saccheggiare il contado neapolitano, inoltrandosi “incautamente” (è il commento di Tito Livio che abbiamo riportato nello scorso post) in una serie di strade molto profonde (che lui, da comandante di quella stessa città, ovviamente non conosce…) poste a Nord della polis.
Vistosi perduto, invece di tornare verso la polis, il drappello supera gli acquitrini a oriente della stessa per cercare salvezza sulle imbarcazioni dei pescatori che in quel momento erano nel mare…
Parole chiave:
Annibale,
Bibliografia,
Campania,
Collegamenti,
Critica,
Cultura,
Hegeas,
I Signori dei Cavalli,
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Storia,
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Località:
Capua CE, Italy
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